FISIOTERAPIA

Lo studio Fisioev si occupa di fisioterapia e riabilitazione in ambito ortopedico, neurologico, reumatologico, pre e post-chirurgico, post-traumatico, per pazienti di ogni fascia di età.

La formazione e l’aggiornamento continuo dei terapisti dello staff permettono l’integrazione tra tutte le tecniche fisioterapiche ed osteopatiche, offrendo al paziente un trattamento personalizzato.

Attraverso una scrupolosa valutazione funzionale,  i professionisti dello studio Fisioev elaborano un programma riabilitativo in grado di soddisfare le esigenze del paziente, definendo obiettivi, modalità e tempi di recupero.

Alcune delle
nostre specializzazioni

Posturologia clinica

La posturologia è una branca medica che valuta i rapporti tra l’individuo e l’ambiente circostante, trattando di diagnostica e/o riabilitazione posturale.

Una postura scorretta è data da un’incongruenza tra le informazioni in entrata, che giungono all’encefalo da vari recettori, e quelle in uscita, che lo stesso invia al sistema tonico-posturale.

Il posturologo esamina con particolare attenzione deficit funzionali inerenti  la visione, occlusione dentale e deglutizione, orecchio e sistema vestibolare, cicatrici,  disfunzioni viscerali, disturbi dell’alimentazione, tipo di deambulazione e appoggio plantare.

Pertanto, attraverso l’ausilio di test clinici di posturologia funzionale, interpretati a livello neurofisiologico, biomeccanico e psicosomatico, è possibile la decodifica di “schemi di adattamento” sui quali si instaurano numerosi disturbi funzionali.

Un percorso terapeutico di rimodulazione neuro-posturale prevede una metodica specifica per ogni singolo individuo, ripristinando l’ergonomia posturale.

Lo studio Fisioev si avvale di strumentazioni d’avanguardia per garantire l’ottimizzazione dei risultati e rendere oggettiva l’analisi posturale.

È possibile eseguire:

  • baropodometria statica
  • baropodometria dinamica
  • analisi stabilometrica
  • videografia
  • podoscan 2D e 3D
  • analisi del passo

Rieducazione posturale: Mézières - Souchard

La rieducazione posturale, sia secondo il metodo Mézières che Souchard, parte dal concetto che il corpo umano, per funzionare bene, deve essere quanto più simmetrico possibile. La postura e la funzione di muscoli e articolazioni sono strettamente correlate, si deduce che al recupero di una postura armoniosa segue sempre il riequilibrio degli scompensi muscolo-articolari, i quali sottendono a numerose patologie.

Il campo di interesse della Rieducazione Posturale è quello ortopedico (scoliosi, dorso curvo, iperlordosi, cifosi, compressione dei dischi intervertebrali e relative radiculopatie, sciatalgia, cervico-brachialgia, artrosi, conflitto scapolo-omerale, coxartrosi, gonartrosi, mialgie, torcicollo, lombalgia, locking/sublussazione temporomandibolare, valgismo e varismo delle ginocchia, alluce valgo, piede piatto o cavo, cedimento dell’arco anteriore plantare, sindrome degli Hamstring, etc).

Inoltre è utile come strumento di prevenzione per evitare che gli squilibri posturali asintomatici degenerino in patologia, oltre che nell’ambito sportivo per migliorare il gesto e la preparazione atletica.

La seduta è individuale ad approccio globale, quindi la metodica consigliata, Mézières o Souchard, e le posture proposte sono personalizzate, differenziate in base alle caratteristiche del paziente.

Metodo Niromathe

Il metodo Niromathe ha origini antichissime, ai confini di India ed Europa, divenuta ufficiale nel 1997 come una tecnica senza rischi, molto efficace, di effetto immediato e praticabile su pazienti di ogni fascia di età.

Consiste in delle specifiche manovre di scollamento dei tessuti, che agiscono sugli Elementi Tenso-Modulatori  E.T.M. situati tra la pelle e le strutture più profonde. In caso di particolari condizioni patologiche, sia acute che croniche, gli E.T.M. diventano aderenti al tessuto sottostante, subendo una deprogrammazione che sottende alla lesione osteopatica. Il loro scollamento avviene tramite una stimolazione diretta, di tipo rotatorio, effettuata con le dita, ed è indispensabile seguire una dettagliata mappatura di tutti i punti da trattare.

Il metodo Niromathe distingue due tipi di “bloccaggi”:

  • in chiusura, se il dolore aumenta nella fase espiratoria e con il movimento, diminuendo la notte, durante il riposo;
  • in apertura, quando il dolore sopraggiunge in inspirazione, si aggrava con l’immobilità e il riposo, migliora con il movimento.

Nel primo caso ad essere tesi sono i tessuti posteriori. I pazienti si svegliano al mattino in assenza o con ridotta sensazione dolorosa, che compare progressivamente con il trascorrere delle ore, raggiungendo il picco a fine giornata. La sera questi pazienti hanno un solo desiderio: mettersi a letto! Difatti il dolore si riduce notevolmente con il riposo. Si deduce che ad essere implicati sono i “tessuti erettori”, che si stirano con la stazione eretta e si rilassano con la posizione allungata.

Nel secondo caso, invece, sono coinvolti i tessuti anteriori ed avviene esattamente l’opposto: gli E.T.M., già tesi a causa della lesione osteopatica, si tendono ulteriormente in posizione coricata. Il dolore aumenta nella seconda parte della notte, e costringe il paziente ad alzarsi dal letto, deambulare per far regredire il dolore, disturbando il riposo.

Il terapista specializzato nel metodo Niromathe, attraverso un rapido riconoscimento del tipo di blocco, assicura la riduzione del dolore dell’80% già dalla prima seduta. Nei casi di patologie oramai croniche, sono necessarie dalle tre alle cinque sedute.

In effetti, nella pratica clinica si assiste frequentemente a quadri misti, in cui il dolore si manifesta sia nelle ore diurne che notturne, a causa della compromissione dei tessuti anteriori e posteriori. Altre volte è possibile avere molteplici disfunzioni, alcune in apertura e altre in chiusura, che danno origine a dolori diurni, notturni, e localizzati in più aree. In questi casi sarà l’osteopata a ricercare la disfunzione primaria e le cause scatenanti il dolore.

Linfodrenaggio manuale Vodder

Nasce intorno agli anni trenta dall’intuizione del fisioterapista danese Vodder che dedica la sua vita allo studio del sistema linfatico, perfezionando una tecnica riabilitativa ad oggi riconosciuta tra le migliori a livello internazionale. Il linfodrenaggio manuale si discosta dalle tecniche di massaggio tradizionale per la sua specifica manualità, lenta e ritmica, agendo sul tessuto cutaneo e sottocutaneo, anziché muscolare. Difatti la pressione che il terapista esercita è minima, garantendo il deflusso linfatico, senza che vi sia uno spasmo dei vasi linfatici.

Il linfodrenaggio manuale è la tecnica fisioterapica d’elezione per il trattamento dei linfedemi primari e secondari, sia in ambito estetico che medico, laddove necessario associato ad uno specifico bendaggio elasto-compressivo.

Sempre maggiori sono le richieste a seguito di:

  • asportazione di linfonodi (per esempio a seguito di mastectomia, che determina il linfedema dell’arto superiore);
  • patologie reumatologiche: artriti, artite reumatoide, etc;
  • insufficienza venosa;
  • edema da stazione eretta, vita sedentaria;
  • traumi articolari e muscolari, contusioni, distorsioni, esiti di fratture, etc;
  • sinusite, otite e tonsilliti ricorrenti;
  • patologie a carico del tessuto connettivo e del pannicolo adiposo: cellulite, lipedemi, lipoedemi localizzati, etc;
  • patologie del sistema nervoso centrale e periferico: sclerosi multipla, cefalea e emicrania, paresi facciale, etc;
  • interventi chirurgici che causano linfedema.

Miofibrolisi - Iastm - Gavilàn

La Tecnica Gavilàn PTB nasce negli Stati Uniti d’America dall’evoluzione della metodica cinese Gua Sha. Tecnica Gavilàn PTB rientra nell’insieme delle I.A.S.T.M. (Istrument-assisted soft tissue manipulations) che permettono all’operatore di trattare e manipolare i tessuti molli (muscolare e fasciale) del paziente per mezzo dell’azione combinata delle mani, di strumenti metallici e di movimenti funzionali del paziente. Infatti, grazie all’estrema versatilità e precisione degli strumenti Gavilàn e alla destrezza degli operatori regolarmente formati, potranno essere alleviati stati dolorosi acuti e cronici, fibrosi cicatriziali, individuate e trattate cause di fastidiosi disturbi che affliggono lo sportivo cosi come l’individuo sedentario.

Tecniche di massoterapia

La massoterapia è una tecnica manuale fisioterapica basata sul massaggio terapeutico dei tessuti molli (muscoli, tessuto connettivo). Il massaggio, a seconda delle modalità con cui viene eseguito, può essere decontratturante, tonificante e drenante. Le principali indicazioni:

  • Muscoli contratti e dolenti
  • Trattamento dei trigger points e tender points
  • Ritenzione idrica
  • Cellulite
  • Stati di ansia e stress

La massoterapia è utile come terapia di supporto a tutti coloro che praticano sport, riducendo la fatica muscolare e accelerando i tempi di recupero.

Pompage: trattamento della fascia

Il metodo Pompage è una tecnica riabilitativa elaborata dal fisioterapista Marcel Bienfait, ampliamente utilizzata nel trattamento della fascia: tessuto connettivo lasso che si estende per tutto il corpo, senza interruzioni, rivestendo muscoli, ossa, vasi sanguigni, nervi e visceri, connettendoli l’un l’altro.

Attraverso manovre ritmiche di messa in tensione e rilasciamento della fascia, si recupera l’allungamento fisiologico delle fibre collagene che la costituiscono.

Data la vasta estensione del tessuto fasciale, le indicazioni al metodo Pompage sono molte, alcune delle quali sono:

  • retrazioni e contratture fasciali e muscolari;
  • algie articolari: periartrite scapolo-omerale, artrosi di anca, ginocchio, etc;
  • algie vertebrali: cervicalgia, lombalgia, etc;
  • disturbi di circolazione venosa e linfatica.

Rieducazione pavimento pelvico

Il pavimento pelvico o perineo è formato da un insieme di muscoli e legamenti la cui importante funzione è di sostenere gli organi pelvici.

Il benessere funzionale di  vescica, prostata, uretra, retto, utero e vagina, rispettivamente nell’uomo e nella donna, dipende anche dalla salute del pavimento pelvico. Mediante tecniche conservative, manuali e strumentali, è possibile la riabilitazione del perineo.

Le indicazioni al trattamento sono:

  • incontinenza urinaria o urgenza alla minzione;
  • difficoltà a svuotare completamente la vescica;
  • prolasso uro-genitale;
  • dolore pelvico, alterato controllo alla minzione, o altri deficit attribuibili al parto, come in caso di lacerazioni o episiotomie;
  • dismenorrea (ciclo mestruale doloroso);
  • dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale);
  • diminuzione della percezione sessuale;
  • dolore acuto e cronico nella zona pelvica e genitale;
  • incontinenza fecale;
  • stitichezza.

La riabilitazione si avvale di chinesiterapia pelvi-perineale, con esercizi attivi e assistiti dei muscoli coinvolti, biofeedback, il quale mediante una sonda collegata ad un monitor consente di visualizzare l’esercizio che si sta svolgendo, e stimolazione elettrica funzionale per il trattamento di ipertono o ipotono dei muscoli perineali.

Kinesio - tape e bendaggi

In ambito fisioterapico è possibile applicare vari tipi di bendaggi, le cui caratteristiche variano in base alle esigenze terapeutiche.

Il Kinesio Taping è un bendaggio adesivo elastico, il cui effetto terapeutico è dipendente dal modo in cui esso viene applicato, e quindi l’azione è biomeccanica, non rilasciando alcuna sostanza farmacologica. Il kinesio Taping, supportato da adeguata terapia riabilitativa, contrasta il dolore, riduce l’edema o emorragia tra cute e muscolo, l’infiammazione, la fatica muscolare, la probabilità di infortuni, incrementa o riduce la contrazione muscolare, aumenta o limita l’escursione articolare, supporta il gesto atletico e migliora la performance sportiva.

Invece il bendaggio funzionale, attraverso bende elastiche e anelastiche, opportunamente combinate, ha lo scopo di preservare una specifica articolazione limitandone la mobilità, sia a livello preventivo che terapeutico, pertanto molto usato in ambito sportivo.

Presso il centro Fisioev si effettuano anche bendaggi elasto-compressivi, che in associazione al Linfodrenaggio Manuale metodo Vodder, incrementano notevolmente l’azione drenante della terapia.

Il bendaggio all’ossido di zinco, invece, è indicato per ridurre il gonfiore dopo la rimozione del gesso, come sostegno in caso di distorsioni, lussazioni, contusioni e altri eventi traumatici, in caso di tromboflebiti, sindromi post-flebitiche, flebotrombosi e insufficienza venosa cronica.

HAI BISOGNO DI UNA TERAPIA FISIOTERAPICA MANUALE?